Secondo fonti storiche citate dagli abitanti del luogo, il toponimo Cervo, oltre a prendere il nome dell’omonimo torrente, deriverebbe dal Latino “servo”, ossia offrire un servizio; e che cosa c’è di più aderente al concetto se non offrire il servizio dell’ospitalità?
Da decenni, in mezzo a queste vecchie pietre all’estremo orientale della Provincia Imperia si esercita al meglio proprio questo ruolo, qui, dove la cuciniera Caterina Lanteri, il figlio Alessandro (sommelier) e tutta l’equipe, propongono due diverse tipologie di ristorazione e offrono nel contempo la possibilità di usufruire di un paio di suite vista mare, per completare un soggiorno da ricordare.
Un ventina d’annate premiate con una stella Michelin certificano la qualità di questa cucina materica e diretta, stagionale quanto essenziale, ma non priva di tocchi di creatività tutta femminile. Grandi prodotti, ricette storiche o più contemporanee si rincorrono lungo le stagioni.
Pesce, crostacei, verdure, erbe, salse tipiche, paste fresche, ortaggi e frutta del periodo riempiono il paniere della disponibilità di cucina del San Giorgio, mentre nel sottostante Sangiorgino si semplificano l’offerta così come il conto, pur disponendo di una medesima offerta enologica che oggi non ha eguali nella Provincia di Imperia. Il piatto simbolo? I maltagliati al pesto (immagine in apertura).
foto gdf per Mauro Olivieri blog
11 giugno 2017 at 9:21
Per me il miglio ristorante in Liguria e uno dei migliori in Italia.