TIGLIOLE (ASTI) – Il comparto dolce e quello salato, quando si costruisce una “carta” e dei menù degustazione, si fanno progressivamente più vicini nel concetto di presentazione di contenuto e contenitore, proprio perché sono ormai molti gli chef che ci tengono molto a “disegnare” in maniera elegante ed efficace il contenuto di un piatto.
Tuttavia, pur non sapendo se in cucina i due settori siano coperti dalla medesima persona (almeno in fase di progettazione), diventa abbastanza facile intuire -osservando i piatti- se questi siano divisi nei ruoli oppure gestiti dalla medesima persona, che in quel modo rivelerà il suo talento primario.
Ci sono chef (stellati come è il caso di Massimiliano Musso), che partendo dal comparto “dolce” riescono a cambiare marcia e non perdersi in inutili esercizi di stile quando si tratta di arrivare al tavolo con i piatti “salati” in maniera decisa e senza troppi fronzoli, mettendo avanti all’estetica la pienezza dei sapori, coinvolgendo in pieno l’attenzione ed il palato del commensale, mentre in fase di presentazione dei così detti “amuse bouche” serviti all’aperitivo, e poi al momento di chiudere alla grande con i dessert, riservano particolare attenzione al design di questi piccoli gioielli, che quindi rimarranno ben impressi nella retina del cliente.
Chiaro, poi i sapori dovranno comunque prevalere, ma il saper coinvolgere i cinque sensi del commensale è prerogativa di non troppi chef. In questo caso parliamo di un giovane di 33 anni praticamente autodidatta, ma dotato di carattere e capacità rara nell’intendere le due situazioni.
Di grande qualità anche il SITO WEB
foto gdf per Mauro Olivieri Blog
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