“Il design è un’esperienza, il design è un’esperienza da condividere, il design è un’esperienza da progettare, il design è un’esperienza da gustare, il design è un’esperienza da raccontare …”
Casa Format nasce da un’idea avveniristica e da un progetto apparentemente visionario, ma in realtà semplicemente avanti -mediamente- una o due generazioni rispetto alla media dell’Hotellerie italiana.
Come si legge nell’essenziale catalogo/brochure -perché così deve essere se volete che la gente li legga- Format Progetti Abitativi è in sostanza uno show room di arredamento e design che ha sede a Orbassano, nella campagna di Orbassano, in Frazione Tetti Valfré, all’interno del contesto del Parco naturale di Stupinigi, a tre chilometri di strada dalla famosa Palazzina di Caccia Sabauda, opera settecentesca dell’architetto Filippo Juvarra, uno che lasciò un nitido segno nella sua epoca, tuttora ben evidente.
Format è oggi un’esposizione di oltre 3000 metri quadri dove vengono proposte soluzioni abitative selezionando i migliori prodotti realizzati dalle più grandi firme italiane ed internazionali del settore. L’offerta non si limita alla semplice rivendita di oggetti, ma bensì parte da una progettualità abitativa che abbraccia l’intera intenzione del cliente, non importa di quale portafogli disponga o di quali desideri nasconda.
Casa Format è giusto a fianco allo spazio espositivo. A Casa Format non si vendono beni durevoli, ma bensì dei prodotti molto più difficili da intendere : i beni effimeri, quali sono quelli legati all’ospitalità, quelli che emozionano, quelli che possono durare un giorno o una notte, un week end o una settimana, ma che comunque sia terminano, lasciando però un beneficio altrettanto durevole nella mente del cliente : il ricordo indelebile.
Domotica, geotermia, pannelli solari, eco compatibilità, impatto zero. Certificazione CasaClima per un complesso di dimensioni persino occultate dalla forma, perché l’impatto dall’esterno è realmente contenuto, mentre all’interno gli spazi sembrano dilatarsi. Tanto legno e vetro, all’esterno. Parecchio bianco all’interno, colore non colore che sta imperversando nei nuovi ristoranti italiani. Sempre meglio di quel nero “No look” che marcò un periodo oscuro e bisognoso di illuminazione aggiuntiva.
Casa Format si rivela all’esterno con una striscia d’acqua che si riflette sulla vetrata del ristorante gastronomico e con un percorso pedonale degradante verso il basso, adornato con erbe aromatiche e piante fiorite. In basso, separata dal ristorante gastronomico, ecco la grande sala per eventi e cerimonie con cucina indipendente. Parcheggio sotterraneo, da cui raggiungere direttamente le due diverse soluzione gastronomiche oppure salire direttamente al piano dove accedere alle camere.
Ma prima di entrare in una delle camere splendidamente arredate si può dare un’occhiata all’orto giardino, che presto verrà completato da una sorta di orangerie, che verrà buona in primavera ed in estate per un aperitivo all’aperto e potrà fungere da limonaia in inverno.
Si diceva delle camere, dove si entra senza toccar nulla, essendo le porte prive di maniglie. Una tesserina legge tutto e comunica a porte, luci e tende elettriche di mettersi in funzione, così come al riscaldamento o l’aria condizionata. Gli interni di queste cinque camere sono di forma e di contenuti completamente diversi, avendo utilizzato soluzioni frutto di designer distinti, che hanno lavorato per aziende diverse. Le grandi terrazze in caldo legno costituiscono un ulteriore plus.
Mauro Spinello, proprietario di Format Progetti Abitativi, può qui esibire una sorta di campionario di ciò che ha scelto per questo albergo fuori dagli schemi, schemi di oggi, superati da questa realtà. Pensiamo solo all’aria esterna, non importa prelevata a quale temperatura, che attraverso tubature che scendono fino a nove metri sotto terra, rientra in circolo a temperatura pressoché costante tutto l’anno, e previo trattamento termico e di deumidificazione viene ridistribuita ai piani termoregolati. Questo è solo un piccolo esempio, ma la tecnologia occultata in questa Casa va ben oltre.
Non poteva restare orfana di una grande cucina la zona ristorante, che, è ovvio a questo punto, è stata realizzata con ogni accorgimento necessario a renderla il più possibile attuale nella struttura ( sotto vetro a vista ), e affidata a due professionisti della zona, già proprietari del noto ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese, una stella Michelin a due passi dall’Aeroporto di Torino Caselle.

Igor Macchia e Giovanni Grasso, titolari della licenza di Casa Format e proprietari del ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese
Qui Igor Macchia e Giovanni Grasso (proprietari della licenza) hanno delegato alcuni giovani a svolgere un compito di responsabilità, impostando una linea di cucina che sia curata ma non eccessivamente complicata da comprendere, ed il risultato in immagine lo dimostra, proprio a partire dall’utilizzo delle verdure e delle erbe del giardino, trovando modo di dare uno spazio “green” anche alla tavola, a cinque minuti dalla Tangenziale torinese, a venti minuti dal centro città, a mezzora dall’Aeroporto di Caselle, a due passi dalla sontuosa Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Ma prima della cucina un assaggio delle cinque camere:
Lo spazio ristorante:

Il benvenuto territoriale: con metodo classico piemontese e la tipica giardiniera di verdure in agrodolce. Il benvenuto alle camere è invece composto da un grande bouquet di prodotti tipici piemontesi

I secondi piatti si declinano (sia di carne che di pesce) sulla cucina alla griglia, oppure intorno a cotture complesse come per questo capocollo glassato alla soia e miele

Il gelato del giorno, che viene servito con cioccolata calda, croccante di frutta secca, millefoglie da spezzare … e altro
Casa Format è tutto questo, e altro, compreso il comodo parcheggio. La bio-edilizia ha una casa, Casa Format.
foto gdf per Mauro Olivieri blog
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