I due enormi vasi rossi di Philippe Stark indicano chiaramente la strada. Un percorso diverso, un progetto immaginato qualche anno fa e portato a termine con successo. L’idea di congiungere oggetti di design e modernariato ad una buona e convincente cucina territoriale ha funzionato.
Qui, in Piazza Garibaldi a Dolceacqua, come in un negozio, con le luminose vetrine che poco lasciano all’immaginazione, esplicitando il concept, e dove anche la scelta dei vini, degli oli e pure della musica, completano un’offerta molto gradita sia ai residenti che dai moltissimi turisti, italiani e stranieri. Turisti che affollano da decenni Dolceacqua, la città di riferimento del vino rosso ligure più conosciuto al mondo dagli intenditori: il Rossese di Dolceacqua.
Si può guardare, provare, assaggiare, comprare; allargando la gamma di sensazioni, che vanno oltre un semplice pasto di qualità servito in un “cadre” d’eccezione. La qualità del cibo è ovviamente primaria, e l’aderenza territoriale di questi piatti, così come la loro esecuzione, giustifica una sosta al Casa e Bottega, potendo anche optare -nelle belle giornate, che sono molte- dello spazio “en plein air”, nella spaziosa piazzetta con vista sul Castello dei Doria.
Autori protagonisti della rappresentazione sono Valeria Torchio, Guido Martino e Fabrizio Bruno. Quest’ultimo, anche esperto conoscitore degli oggetti provenienti da ogni parte del mondo, e che ruotano nel formare un arredamento “work in progress”, perché se un cliente se ne vuole andare portandosi via un pezzo di design per casa sua, questo verrà venduto e poi rimpiazzato o sostituito coerentemente, perché qui siamo a Casa e Bottega, dove si mangia, si beve, si osserva; e se la sedia che abbiamo usato ci è piaciuta, ce la possiamo anche portare a casa.
20 febbraio 2016 at 12:43
Arte & Design, in mancanza di Sgarbi, sarà comunque possibile provare lo stufato di “capra”, paese magico.
9 marzo 2016 at 17:30
Idea geniale che riscrive il concetto del fare ristorazione ed impresa, tutto ruota nell’offrire piena consapevolezza di un relax qualitativo avvincente e soddisfacente al tempo stesso. La percezione con questo innovativo e rivoluzionario modo di accogliere la propria clientela di dare a quest’ultima un home -confort di tutto rispetto , che assicura benessere, serenità e gusto proprio come se ci si trovasse a casa propria. E di questi tempi, dove la percezione del quotidiano si annienta con il ritmo frenetico della vita, non è cosa da trascurare. Dunque riappropriazione del tempo e ritorno al sano approccio alla buona cucina, al cibo sano con l’aggiunta della libertà di poter comprare l’oggetto o altro che nel frattempo ha piacevolmente catturato l’attenzione del cliente, facendo si che quella stessa sensazione di benessere perduri continuando anche al di fuori di questi luoghi. Ancora grande e plauso a chi con grande dedizione studia e progetta in funzione del “BENESSERE” in senso lato.